La chirurgia protesica rappresenta una strategia consolidata per alleviare il dolore e ripristinare la normale funzionalità articolare, migliorando la qualità di vita di pazienti con osteoartrosi grave.

Sempre più spesso questa procedura chirurgica si rende necessaria anche in giovane età, in pazienti attivi, che praticano sport a livello agonistico e non, e che hanno il desiderio e l’aspettativa di continuare a partecipare ad attività sportive anche dopo l’intervento di artroprotesi.

La maggior parte di loro nel corso delle visite manifesta il medesimo dubbio: è possibile tornare a praticare attività sportiva dopo avere sostituito l’articolazione naturale con una artificiale?

L’attività fisica

Innanzitutto va precisato che dopo un intervento di chirurgia protesica è molto importante rimanere attivi e seguire con regolarità e costanza il programma di esercizi di recupero pianificati dal fisioterapista in collaborazione con il chirurgo ortopedico per rinforzare i muscoli e a migliorare il range di movimento dell’articolazione.

L’attività fisica peraltro aiuta a mantenere un peso corporeo nella norma, fattore importante per lo stato di salute generale di ogni persona, ma sostanziale nei pazienti in cui è stata impiantata una nuova articolazione al fine di ridurre il carico che grava su di essa.

Sport e scelte chirurgiche

Nel caso di pazienti che affrontano l’intervento di chirurgia protesica con l’obiettivo di tornare a praticare una specifica attività sportiva, in fase di pianificazione operatoria il chirurgo prende in considerazione il tipo e il livello di sport praticato, nonché le aspettative del paziente stesso, valutando la tecnica e la tipologia di impianto più adeguate a raggiungere tali obiettivi.

Nel caso della sostituzione protesica dell’anca, ad esempio, la scelta della via d’accesso anteriore consente di accedere all’articolazione senza ricorrere al taglio di muscoli, garantendo così con un recupero più rapido della funzionalità articolare.

Per un esito ottimale e un ritorno allo sport nelle migliori condizioni possibili, il chirurgo sceglie anche il tipo di protesi e il materiale dell’impianto più adatti, in relazione all’attività sportiva che il paziente desidera riprendere dopo l’intervento.

L’evoluzione del design e delle caratteristiche delle componenti protesiche, il miglioramento delle tecniche chirurgiche e i programmi di riabilitazione avanzati hanno consentito di raggiungere livelli di funzionalità e performance tali da consentire al paziente con protesi articolare un ritorno allo sport anche agonistico.

Il ritorno all’attività sportiva

È dunque possibile tornare a praticare sport dopo un intervento di sostituzione articolare, ma è necessario osservare qualche cautela per evitare rischi, quali lussazioni nel caso della protesi d’anca e mobilizzazione che conduce al fallimento protesico, e per limitare lo stress a carico dell’articolazione favorendo la longevità delle componenti artificiali.

In particolare, è raccomandabile praticare attività a basso impatto e che presentino un rischio minimo in termini di caduta; tra queste ad esempio, fare camminate, andare in bicicletta, nuotare e giocare a golf.

La ripresa dell’attività sportiva dovrebbe essere graduale, aumentando progressivamente la frequenza, l’intensità e la durata nel tempo, anche in relazione alle indicazioni del chirurgo, fino a tornare a una regolare attività.

L’intensità dell’attività deve essere modificata per adattarsi al livello di funzionalità del paziente senza causare livelli elevati di stress a carico dell’articolazione.

La guarigione dei tessuti, il ripristino della forza muscolare e l’acquisizione di un range completo di movimento sono requisiti fondamentali da valutare per un ritorno sicuro all’attività sportiva.

Le attività da evitare

Dopo una sostituzione articolare, vanno evitate le attività ad alto impatto che comportano un elevato rischio di caduta, in quanto potrebbero causare danni all’impianto protesico; tra questi ad esempio il rugby, il calcio e lo sci.

Impegnarsi in attività troppo energiche può comportare un aumento del rischio di lesioni e della necessità di ricorrere a un intervento chirurgico di revisione della protesi.

Per quanto possa essere forte il desiderio di “tornare in gioco” e cimentarsi di nuovo nel proprio sport preferito, è necessario avere grande consapevolezza delle possibilità e dei limiti imposti dalla nuova articolazione.

Per qualsiasi dubbio è importante fare riferimento al chirurgo ortopedico, che saprà, caso per caso, fornire indicazioni personalizzate dettagliate su quali attività svolgere e quali evitare dopo l’intervento chirurgico.