Nei pazienti con gravi forme artrosiche, in cui le cartilagini che rivestono il femore e la tibia sono completamente usurate, l’intervento di sostituzione protesica totale del ginocchio rappresenta la strategia risolutiva che consente il ripristino di una corretta funzionalità articolare, l’eliminazione del dolore e il ritorno allo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana senza particolari limitazioni.

Per ottimizzare il funzionamento della protesi di ginocchio un ruolo rilevante è giocato dall’allineamento delle componenti protesiche, che ha visto negli ultimi anni l’introduzione di una tecnica innovativa, ossia l’allineamento cinematico.

Le criticità dell’allineamento tradizionale 

Tradizionalmente si utilizzava una procedura di allineamento cosiddetto meccanico, che tendeva a posizionare le componenti delle protesi di ginocchio nella stessa maniera in tutti i pazienti, senza considerare le differenze in termini di anatomia individuale e di allineamento nativo, che possono essere invece piuttosto consistenti tra una persona e l’altra.

Con la tecnica tradizionale dell’allineamento meccanico le componenti protesiche venivano dunque posizionate al fine di distribuire il carico dell’arto inferiore nella stessa misura sul compartimento mediale e laterale del ginocchio, indipendentemente dalla conformazione anatomica del paziente e dalla presenza di un’eventuale deformazione del ginocchio in varo (le cosiddette ginocchia a O) oppure in valgo (le ginocchia a X).

Con l’allineamento meccanico la protesi non veniva quindi adattata all’anatomia specifica del singolo paziente. Potenzialmente questo poteva tradursi in situazioni di instabilità dell’articolazione o di eccessiva tensione a carico delle strutture legamentose con ripercussioni negative sull’esito finale dell’intervento e, di conseguenza, sul grado di soddisfazione del paziente stesso. 

In effetti una delle problematiche più rilevanti nell’ambito della protesica totale di ginocchio è proprio la percentuale di pazienti insoddisfatti, certamente non trascurabile (circa il 15-20%), e che percepiscono la protesi come un corpo estraneo. 

Un tasso tanto elevato di insoddisfazione potrebbe anche essere correlato all’alterazione della cinematica articolare, situazione potenzialmente più accentuata nei soggetti con spiccata deformità in valgo o in varo in cui il posizionamento delle componenti protesiche sia stato effettuato con la tecnica dell’allineamento meccanico.

Il posizionamento personalizzato delle componenti protesiche

Ormai nell’ambito della chirurgia protesica del ginocchio sta prendendo sempre più piede il concetto di allineamento personalizzato delle componenti protesiche: è il cosiddetto allineamento cinematico, una tecnica elaborata dal chirurgo americano Howell e da qualche anno diffusa anche nel nostro Paese. 

A differenza di quanto accade con l’allineamento meccanico, questa tecnica mira a ricreare la cinematica originaria che il ginocchio aveva prima di diventare artrosico, tenendo quindi in considerazione la conformazione anatomica specifica di ogni paziente e le differenze morfologiche tra un paziente e l’altro. 

In pratica, nel corso dell’intervento vengono ripristinati il volume articolare originario del ginocchio e la biomeccanica dei vari compartimenti, ristabilendo la tensione dei legamenti così com’era prima dell’insorgenza della patologia artrosica. 

I vantaggi per il paziente

L’utilizzo della tecnica di allineamento cinematico ha dimostrato di essere estremamente vantaggiosa per il paziente: oltre a una riduzione del tempo chirurgico e del dolore nel periodo postoperatorio, sono stati evidenziati risultati eccellenti in termini di mobilità e funzionalità articolare. 

E ancora: sembra che questa tecnica si traduca in una durata maggiore della protesi e dunque in una minore necessità di revisioni.

Ma c’è di più: l’allineamento cinematico determina anche un aumento dei tassi di soddisfazione da parte dei pazienti operati che, grazie a questa tecnica, non sentono più la protesi come un corpo estraneo ma percepiscono il ginocchio come più naturale. 

In definitiva, l’allineamento cinematico rappresenta un mezzo che consente al chirurgo ortopedico di raggiungere esiti eccellenti nell’impianto di una protesi totale di ginocchio, garantendo al paziente risultati ottimali in termini di funzionalità articolare, di velocità di recupero funzionale ma anche di soddisfazione.