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TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT

Nonostante i problemi dell’anca legati allo sport ricoprano una percentuale molto bassa tra quelli provocati alle altre articolazioni, sono tra i più complessi da trattare. Questo perché richiedono competenze superspecialistiche. 

Artroscopia anca

In che casi si effettua:

  • Impingement o conflitto femoro-acetabolare
  • Lesioni del labbro acetabolare
  • Corpi mobili intrarticolari
  • Evacuazione di ematoma intrarticolare
  • Lesioni cartilaginee
  • Osteocondrite dissecante
  • Rottura del legamento rotondo
  • Artrosi in stadio precoce
  • Infezioni
  • Protesi d’anca dolenti
  • Sinoviti e artrosinoviti
  • Esiti di lussazione congenita dell’anca
  • Esiti di Perthes
  • Instabilità articolare
  • Borsite trocanterica
  • Anca a scatto
  • Tendinopatie di medio e piccolo gluteo

Vantaggi dell’artroscopia di anca 

Offre ampie possibilità operative attraverso sofisticate procedure ricostruttive. 

Le procedure ad essa legate sono ben tollerate dai pazienti e comportano un tempo di degenza di una sola notte, in media. 

Riabilitazione

Subito dopo l’operazione il paziente potrebbe avvertire dolore e gonfiore alle natiche, all’anca, al ginocchio o nella parte inferiore della schiena, chiamata rachide lombare. Seguendo una giusta terapia antalgica (cioè di trattamento del dolore) si può efficacemente risolvere questo disagio in pochi giorni. 

Dopo essere stato seguito da un fisioterapista con esercizi specifici, in due o tre mesi il paziente dovrebbe poter tornare a svolgere tutte le attività quotidiane.

Gli atleti, invece, in sei mesi possono tornare all’attività sportiva. 

Riabilitazione

Subito dopo l’operazione il paziente potrebbe avvertire dolore e gonfiore alle natiche, all’anca, al ginocchio o nella parte inferiore della schiena, chiamata rachide lombare. Seguendo una giusta terapia antalgica (cioè di trattamento del dolore) si può efficacemente risolvere questo disagio in pochi giorni. 

Dopo essere stato seguito da un fisiatra con esercizi specifici, in due o tre mesi il paziente dovrebbe poter tornare a svolgere tutte le attività quotidiane.

Per gli atleti, invece, in tre o sei mesi dovrebbe esser possibile tornare all’attività agonistica. 

Tecnica chirurgica

Gli strumenti utilizzati per l’operazione sono:

  • Letto di trazione,
  • Ampliscopio (per la valutazione radiografica intraoperatoria),
  • Pompa artroscopia,
  • Artroscopio: con ottica a 30 e 70 gradi per visualizzare ogni angolo dell’articolazione
  • Strumentario chirurgico dedicat0

Nell’anca non esiste un vero spazio articolare, per la potente azione dei muscoli e l’elevata congruenza articolare. Questa condizione impedirebbe la penetrazione di strumenti e la valutazione della regione intra-articolare, se non venisse applicata all’arto un’adeguata trazione.

Il paziente viene posizionato sul letto con arto inferiore in trazione e tramite RX si verifica l’apertura dell’articolazione ottenuta.

L’entità di questa trazione oramai e limitatissima, viene usata solo per suturare il labbro e riparare la cartilagine, in particolar modo con la tecnica che utilizziamo .

Per la valutazione ed il trattamento della regione periferica (collo del femore) si lavora senza trazione e l’anca viene flessa e ruotata (flessione 45 gradi, rotazione 30 gradi). Il paziente è posizionato in decubito supino o laterale e l’intervento viene eseguito tramite due o tre (raramente quattro) accessi portali con incisioni di circa 1 cm ciascuna, necessari per l’introduzione dell’artroscopio e degli strumenti chirurgici.

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